Plicatura (accorciamento del pene)
La prima e più comune procedura chirurgica sviluppata per la curvatura del pene è la cosiddetta plicatura.
La logica alla base di questa procedura è piuttosto semplice: quasi sempre la curvatura si sviluppa per la presenza di una placca su un lato dei corpi cavernosi (tunica albuginea) che determina una perdita di elasticità, per cui quando il pene è in erezione, l’area colpita si estende meno della parte sana (in effetti un lato del pene è più lungo dell’altro) con conseguente curvatura.
Tutti gli interventi di plicatura prevedono la medesima procedura: il chirurgo opera sulla parte sana del pene accorciandola e portandola alla stessa lunghezza della parte colpita dalla malattia, eliminando così la curvatura. A causa della perdita di lunghezza peniena che ne deriva e del fatto che l’intervento elimina principalmente la curvatura e non gli altri problemi connessi alla malattia (ad esempio l’effetto a clessidra o cerniera), i candidati ideali a questo intervento sono i pazienti che hanno le seguenti caratteristiche:
- Funzione erettile intatta o che risponde alla farmacoterapia
- Curvatura < 60 gradi
- Assenza di deformità complesse
- Assenza di effetto a clessidra o a cerniera
- Perdita di lunghezza dovuta alla malattia < 20% della lunghezza totale in erezione
Sono state proposte diverse variazioni di questa tecnica: Nesbit (l’approccio chirurgico originario), Yachia, TAP, 16-dot (a 16 punti) e STAGE. Queste tecniche si differenziano per due aspetti:
- Il tipo di incisione/escissione praticata per accorciare il lato più lungo
- La tecnica e la tipologia di sutura utilizzati per mantenere la lunghezza ottenuta
In pratica un chirurgo esperto dovrebbe essere in grado di ottenere un buon risultato con qualsiasi di queste tecniche, ma in alcuni casi, per particolari caratteristiche della curvatura, potrebbe preferire una data tecnica rispetto ad un’altra.
Presso le cliniche International Andrology abbiamo una preferenza per la cosiddetta tecnica STAGE poiché possiede comprovati vantaggi rispetto alle altre, soprattutto rispetto al tradizionale approccio di Nesbit.
Panoramica sulla tecnica STAGE
La tecnica dell’escissione geometrica della tunica albuginea superficiale (STAGE, dall’inglese Superficial Tunica Albuginea Geometric-based Excision) è stata co-sviluppata dai nostri medici come variante migliorata dell’originale tecnica Nesbit.
La tecnica STAGE utilizza principi geometrici per analizzare il punto di massima curvatura e raddrizzare il pene attraverso una lavorazione ripetuta che prevede piccole escissioni superficiali nei punti di massima curvatura.
Per comprendere meglio la tecnica STAGE, abbiamo creato un video esplicativo che trova di seguito.
Per maggiori informazioni sul trattamento chirurgico della malattia di Peyronie, la invitiamo a contattare il nostro Manager 0694 802 098 o a leggere le che trova di seguito FAQ.
Credo di essere affetto da malattia di La Peyronie. Cosa posso fare?
Se è affetto o sospetta di essere affetto da malattia di La Peyronie, le consigliamo di consultare al più presto uno specialista uro-andrologo.
Poiché la malattia di La Peyronie ha un decorso clinico di circa un anno è molto importante diagnosticare per tempo la patologia poiché le opzioni terapeutiche generalmente dipendono dalla fase della stessa.
I nostri medici sono altamente specializzati nella diagnosi e terapia della malattia di La Peyronie e siamo centro di riferimento internazionale per i pazienti affetti da questa patologia. Saremo lieti di valutare il suo caso e offrirle un trattamento personalizzato.