Resoconto delle opzioni terapeutiche conservative per la malattia di La Peyronie
Purtroppo ad oggi nessun trattamento conservativo è in grado di dissolvere le placche così come avviene naturalmente in alcuni pazienti.
I nostri medici hanno condotto ampi studi sull’efficacia dei diversi trattamenti conservativi. Sintetizziamo di seguito le principali conclusioni a cui siamo giunti con le nostre ricerche. Se ha domande o dubbi su questi trattamenti, saremo più che felici di rispondere tramite e-mail o telefono. Ad ogni modo, consigliamo ai pazienti che desiderano sottoporsi ad uno di questi trattamenti di farlo esclusivamente sotto la supervisione di un medico, senza ricorrere ad alcun rimedio fai da te. Alcuni di questi trattamenti potrebbero, infatti, avere effetti collaterali e necessitano di un monitoraggio obiettivo da parte di un medico per stabilirne gli eventuali benefici.
Farmaci orali per la malattia di La Peyronie
Sono stati proposti diversi farmaci orali per la malattia di Peyronie. Purtroppo nessuno di essi ha mostrato significativi benefici terapeutici se paragonati a placebo. Ciononostante, alcuni hanno avuto risultati positivi, seppur limitati, e visti i loro minimi effetti collaterali, potrebbero rappresentare una valida opzione per aiutare alcuni pazienti. Di seguito presentiamo i trattamenti orali più comuni e le nostre valutazioni:
Vitamina E e propionil-L-carnitina isolate o in combinazione (Integratori)
L’efficacia della vitamina E e della propionil-L-carnitina, isolate o in combinazione, non è superiore a quella di un placebo, per cui riteniamo che quest’opzione terapeutica sia inefficace. La terapia non presenta particolari effetti collaterali che ne controindichino il tentativo, ma è improbabile che possa essere d’aiuto.
Colchicina (soggetta a prescrizione medica)
La colchicina è un farmaco con effetto antigottoso che inibisce la formazione di cicatrici; tuttavia, gli studi suggeriscono che non ha alcun effetto sulla malattia di Peyronie.
Potassio amminobenzoato – Potaba (soggetto a prescrizione)
Il Potaba si è dimostrato abbastanza promettente nell’inibire la progressione delle placche, ma è associato anche a severi effetti collaterali a livello gastrointestinale ed è relativamente costoso. Per tali motivi, non lo raccomandiamo come possibile opzione terapeutica.
Tamoxifene citrato (soggetto a prescrizione)
Si tratta di un altro composto che può inibire la formazione di cicatrici, ma non ne consigliamo la somministrazione per la malattia di Peyronie perché nessuno studio ha confermato tale teoria.
Pentoxifillina (soggetta a prescrizione medica)
È stato dimostrato che l’assunzione di 400 mg di Pentoxifillina due volte al giorno può apportare benefici in alcuni pazienti, determinando una moderata riduzione delle dimensioni delle placche e della curvatura. Il costo del farmaco è relativamente basso e anche se presenta alcuni effetti collaterali, costituisce una delle opzioni percorribili dal paziente durante la fase acuta della malattia.
Coenzima Q10 (Integratore)
È stato dimostrato che l’assunzione quotidiana di 300 mg di coenzima Q10 comporta una moderata riduzione delle dimensioni delle placche e della curvatura inibendo inoltre la progressione della malattia. Anche se si necessitano altri studi, i risultati ad oggi sono piuttosto incoraggianti. Alla luce, inoltre, del suo basso costo e dei minimi effetti collaterali, raccomandiamo l’uso del promettente coenzima Q10 come opzione terapeutica nella fase acuta della malattia.
Acetil-L-carnitina (Integratore)
Come per il coenzima Q10, studi iniziali hanno dimostrato miglioramenti del dolore e della curvatura grazie all’assunzione quotidiana di Acetil-L-carnitina. Anche in questo caso si necessitano ulteriori studi, ma, visti i pochi effetti collaterali e il basso costo, suggeriamo di provare questa terapia in quanto potrebbe rivelarsi efficace per alcuni pazienti.
Inibitori della PDE-5
Ai pazienti che soffrono di DE e di Malattia di La Peyronie consigliamo l’assunzione quotidiana di 5 mg di inibitori della PDE-5. Non solo la terapia aiuterà i pazienti a raggiungere l’erezione durante il rapporto sessuale (a volte impossibile a causa della curvatura), ma anche le erezioni non coitali potranno contribuire a prevenire il deterioramento della funzione erettile (per aumento del flusso sanguigno) e la curvatura (se accompagnata da modellamento meccanico).
Farmaci antinfiammatori non-steroidei
Si tratta di farmaci da banco come l’ibuprofene, utili per la gestione del dolore durante la fase acuta.
Trattamenti topici per la malattia di La Peyronie
Litotrissia extracorporea ad onde d’urto (ESWL) per la malattia di Peyronie
Sono stati condotti ampi studi sulla possibilità che la ESWL abbia un effetto benefico sui pazienti affetti da malattia di La Peyronie così come avviene per i pazienti affetti da disfunzione erettile. I nostri centri sono stati tra i primi a sperimentare questa nuova tecnologia per la malattia di La Peyronie, purtroppo i risultati sono stati deludenti. Nello specifico, le dimensioni delle placche e la curvatura sono rimaste completamente inalterate, sebbene alcuni pazienti abbiano riportato una riduzione del dolore. Per tale motivo riteniamo che la ESWL non sia un’opzione terapeutica efficace per la malattia, considerati anche i costi ad essa associati.
Verapimil in gel transdermico
Il Verapamil in gel transdermico è un composto soggetto a prescrizione medica da applicare direttamente sulla cute due volte al giorno. Alcuni studi indicano che è efficace nel rallentare il progresso della malattia, ma le prove scientifiche a sostegno sono deboli. Per questa ragione, non lo consideriamo un trattamento efficace.
Altri trattamenti topici
Sono stati proposti altri trattamenti topici, come l’applicazione di calore sulle placche. Tuttavia, non ci sono studi scientifici o prove sufficienti a sostegno di tali trattamenti.
Credo di essere affetto da malattia di La Peyronie. Cosa posso fare?
Se è affetto o sospetta di essere affetto da malattia di La Peyronie, le consigliamo di consultare al più presto uno specialista uro-andrologo.
Poiché la malattia di La Peyronie ha un decorso clinico di circa un anno è molto importante diagnosticare per tempo la patologia poiché le opzioni terapeutiche generalmente dipendono dalla fase della stessa.
I nostri medici sono altamente specializzati nella diagnosi e terapia della malattia di La Peyronie e siamo centro di riferimento internazionale per i pazienti affetti da questa patologia. Saremo lieti di valutare il suo caso e offrirle un trattamento personalizzato.