DISFUNZIONE ERETTILE

SALUTE SESSUALE

Terapie future per la disfunzione erettile

Attualmente si stanno prendendo in considerazione nuovi farmaci e terapie  per la cura della DE. Anche se non offriamo questi trattamenti perché sono ancora a livello sperimentale, ne seguiamo attentamente gli sviluppi e anche i medici della nostra equipe sono impegnati in studi o, di fatto, stanno conducendo diversi trial clinici. Ove appropriato, discuteremo di questi trattamenti con i pazienti interessati.

 

Agenti orali diversi dagli inibitori della PDE-5

I trattamenti farmacologici più recenti concentrano la propria azione su altri meccanismi del processo erettile, sia a livello centrale sia a livello periferico. Le classi di farmaci attualmente oggetto d’indagine per la DE includono le seguenti:

 

  • Agenti dopaminergici
  • Agonisti del recettore della melanocortina
  • Stimolatori e attivatori della guanilato ciclasi solubile
  • Inibitori della Rho-chinasi

 

Trapianto di cellule staminali

La terapia con cellule staminali costituisce una nuova opzione terapeutica ancora in  fase di sperimentazione che offre la possibilità di sconfiggere le cause alla base della DE e ridurre la dipendenza del paziente  dagli inibitori della  PDE-5. La terapia è stata oggetto di studio in diversi modelli animali che rispondevano poco ai PDE5i (con lesione al nervo cavernoso e diabete mellito). La terapia rigenerativa a base di cellule staminali si basa sul concetto che le cellule staminali sono in grado di differenziarsi in un’ampia varietà di cellule, incluse cellule endoteliali, cellule di Schwann, cellule del muscolo liscio e neuroni. Inoltre, è stato ipotizzato che le cellule staminali possano avere effetti positivi sui tessuti danneggiati o malati grazie al rilascio di vari mediatori molecolari, stimolando il tessuto ricevente ad avviare una risposta rigenerativa o curativa nei confronti del tessuto malato o danneggiato responsabile della DE.

La maggior parte degli studi pubblicati si basa su modelli animali, ma c’è stata anche una serie di casi che ha coinvolto sette uomini coreani. In questo studio, i pazienti, tutti diabetici, con età dai 57 agli 87, hanno ricevuto un trattamento con iniezioni intracavernose a base di cellule staminali prelevate dal cordone ombelicale. Sei uomini su sette hanno presentato erezioni mattutine sei mesi dopo l’iniezione. Con l’uso concomitante delle compresse, tutti questi pazienti sono riusciti a portare a termine una penetrazione vaginale. Non sono stati riportati effetti collaterali.

In un recente  studio clinico di fase I e  II, che prevedeva l’iniezione intracavernosa di cellule staminali in pazienti con disfunzione erettile secondaria a prostatectomia radicale, è  stato esaminato   un campione di 12 pazienti ai quali sono state iniettate dosi crescenti di  cellule staminali  senza rilevare alcun effetto collaterale serio. A 6 mesi, si è  osservato un significativo miglioramento della soddisfazione sessuale e della funzione erettile dei pazienti. Si è trattato, però, di risultati preliminari, da confermare in studi clinici di  fase III.

Il trapianto di cellule staminali costituisce la nuova frontiera della medicina. Saranno  necessari ulteriori studi clinici per dimostrare l’efficacia delle cellule staminali nel trattamento della DE nell’uomo.

 

Terapia genetica

La terapia genetica è un’altra potenziale opzione terapeutica e rappresenta una nuova area di ricerca per il trattamento della DE. Il materiale genetico può essere iniettato facilmente nel pene. Si tratta di una soluzione molto vantaggiosa poiché  l’iniezione diretta evita le possibili complicanze sistemiche.

Nel primo studio  condotto sull’uomo, ai pazienti è stato trasferito  per mezzo di un’ iniezione intracavernosa una singola dose di hMaxi-K, un plasmide di DNA “nudo” che porta il cDNA che codifica per il gene della subunità alpha del canale Maxi-K del muscolo liscio umano. Non sono stati rilevati effetti avversi negli 11 pazienti che hanno ricevuto il trattamento. I pazienti a cui erano state trasferite le dosi più alte di hMaxi-K hanno avuto miglioramenti duraturi nella funzione erettile, come indicato dal miglioramento dei punteggi dell’International Index of Erectile Function (IIEF).

Si è trattato di uno studio di piccole dimensioni, ma gli incoraggianti profili di sicurezza e l’efficacia confermano che la terapia genetica costituisce una valida alternativa per il futuro. Nei prossimi anni  moltissime ricerche si concentreranno sul ruolo della terapia rigenerativa a base di cellule staminali in combinazione con la terapia genetica.

Noi monitoriamo costantemente tali attività e la nostra equipe di medici partecipa attivamente a tutti i forum di discussione sugli ultimi sviluppi della ricerca.

Sono affetto da disfunzione erettile. Cosa posso fare?

Se risulta essere affetto da disfunzione erettile, le consigliamo di prenotare una visita con uno dei nostri medici altamente specializzati. Il primo passo verso un trattamento efficace è, infatti, una corretta diagnosi e l'identificazione delle cause alla base del problema.

Oltre questo, i nostri medici avranno due obiettivi::

  • Impostare una terapia che le permetterà di ottenere erezioni più vigorose per continuare ad avere una normale attività sessuale;
  • Scegliere trattamenti che correggano le diverse cause alla base della disfunzione erettile, offrendo trattamenti altamente personalizzati.


Siamo in grado di ottenere questo obiettivo grazie all'esperienza dei nostri medici, che hanno trattato oltre 30.000 pazienti affetti da DE. Purtroppo, la maggior parte dei medici si limita a prescrivere farmaci, spesso senza identificare e trattare le cause alla base del disturbo, creando una dipendenza da farmaci e determinando in molti casi l'insuccesso della terapia e l'insoddisfazione del paziente.

PER SAPERNE DI PIÙ

Contatti

Siamo anche su WhatsApp